Saturday, October 23, 2010

The Shadow Knows

“My reference is the blues, and that’s where my music comes from. I do listen to music of other cultures, but I just find them interesting. I don’t have to borrow from them. My music and my past are rich enough. B.B. King is my Ravi Shankar.”


Marion Brown è morto mercoledì. Aveva 79 anni, ed era noto ai più per le sue partecipazioni a due pietre miliari dell'improvvisazione d'avanguardia: Ascension di John Coltrane e Fire Music di Archie Shepp (con cui incide anche Three For Shepp e Attica Blues). Ma aveva pubblicato anche molti dischi in proprio, per le etichette che avevano tracciato la storia del genere: la ESP e la Impulse!,  su tutte. Si è mosso anche in ambito accademico: proprio a partire dagli anni settanta insegna in prestigiosi college (Amherst, Wesleyan e Bowdoin). 

Da cosa incominciare a ricordarlo? Sicuramente dai capolavori dei colleghi 'maggiori' già citati e dalle sue cose pubblicate dall'etichetta di Bernard Stollman. Poi esiste una  discografia (la trovate linkata a fine articolo) dove varrebbe la pena spaziare, dato quel che è contenuto. 

Sicuramente bisognerebbe procurarsi la raccolta Wildflowers con il meglio delle sessions registrate nel loft di Henry Threadgill e originariamente pubblicate nel 1976 (era stato ristampato in doppio CD meno di una decina di anni fa); Porto Nuovo, il disco inciso in trio con Han Bennink alla batteria e pubblicato (addirittura) dalla Polydor nel 1969; Duets, inciso nel 1973 con Non-Ancora-Wadada Leo Smith (Arista/Freedom); il disco di composizioni pianistiche per Amina Claudine Myers del 1979 (Poems For Piano), tra le curiosità. Poi ci sarà da spaziare in lungo e in largo, come sempre.












































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